L’ufficio Ambiente Salute e Sicurezza UIL Veneto ha pubblicato di recente un opuscolo sul lavoro notturno con particolare riferimento al quadro normativo e alla sicurezza sul lavoro.

In particolare nel documento, che si configura come un vademecum per il lavoratore notturno, si legge:
“Sono circa 3 milioni i lavoratori italiani che svolgono lavoro notturno. Il lavoro notturno è un fenomeno in crescita in quanto molte attività richiedono oggi una turnazione di lavoro sul periodo notturno. La prestazione di lavoro notturno rappresenta un obbligo per il lavoratore che ne sia richiesto. Tuttavia la legge (D.Lgs. 8 aprile 2003 n.66) individua espressamente alcune categorie di lavoratori che hanno diritto ad essere esclusi (su loro richiesta) dall’obbligo, rimettendo, altresì, alla contrattazione collettiva la facoltà di estensione della categoria dei soggetti esonerabili.
Le alterazioni del ciclo sonno veglia hanno degli effetti negativi di lungo periodo sull’organismo dei lavoratori, come un maggior rischio di malattie cardiovascolari e oncologiche, che aumenta in modo proporzionale al numero di anni spesi adottando ritmi sfasati. Questo tipo di impiego non segue il convenzionale periodo lavorativo di 8 ore diurne, bensì è caratterizzato da turni notturni, turni a rotazione oppure da ritmi di lavoro irregolari per periodicità.”

Anno 7, n° 6, 27 gennaio 2021

Contatta Eliapos su Lavoro notturno – quadro normativo e sicurezza sul lavoro dell’Ufficio Ambiente Salute e Sicurezza UIL Veneto, per saperne di più e per riceverne il testo.
Ti ricordiamo che l’argomento sarà trattato nei corsi di formazione LAVORATORI (dal 26 febbraio) – MODULO A e RLS (dal 1 febbraio)-DATORE DI LAVORO e RSPP (dal 3 febbraio)

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