Lista nera dei prodotti di plastica monouso per i quali (NON)
esistono alternative.

con la Direttiva (UE) 2019/904 sulla riduzione dell’incidenza di determinati prodotti di plastica sull’ambiente, dal 3 luglio u.s., sono vietati i prodotti di plastica monouso per i quali esistono alternative, quali: posate, piatti, bastoncini cotonati, cannucce, mescolatori per bevande e aste dei palloncini. Tale divieto è esteso anche ai prodotti di plastica oxodegradabile (plastiche alle quali vengono aggiunti, nel processo produttivo, additivi per accelerarne la frammentazione in frazioni minuscole per effetto della radiazione ultravioletta) e ai contenitori per cibo da asporto in polistirene espanso.
Per i prodotti in plastica per i quali non esistono alternative, gli Stati membri dovranno mettere a punto piani nazionali, con misure dettagliate, per ridurre significativamente il loro utilizzo, da trasmettere alla Commissione entro due anni dall’entrata in vigore della Direttiva.
La stessa normativa fissa l’obiettivo di raccolta del 90% per le bottiglie di plastica entro il 2029, disponendo, altresì, che entro il 2025 il 25% delle bottiglie di plastica dovrà essere composto da materiali riciclati; la percentuale salirà al 30% entro il 2030.
Viene anche rafforzato il principio secondo cui “chi inquina paga”, introducendo un regime di responsabilità estesa per i produttori di tabacco e di attrezzi da pesca.
Con l’art. 22 della legge di delegazione europea 2019-2020 n. 53/2021, il Parlamento italiano ha conferito al Governo la delega per l’adozione di un decreto legislativo che dia attuazione, nel rispetto di determinati principi e criteri in essa dettati, al richiamato provvedimento europeo. Ad oggi, tale decreto legislativo non è stato ancora adottato, pertanto, al momento, le disposizioni della Direttiva non risultano applicabili nel territorio nazionale.
Con l’obiettivo di agevolare le operazioni di interpretazione e attuazione della Direttiva, e di favorire un’applicazione il più possibile armonizzata della stessa all’interno dei diversi ordinamenti nazionali, la Commissione europea ha approvato apposite linee guida – pubblicate nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 7 giugno u.s. delle quali il Governo terrà conto nell’elaborazione del Decreto legislativo delegato.

Anno 7, n° 43, 15 luglio 2021

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